Emilio Lussu e «giustizia e libertà». Dall’evasione di Lipari al ritorno in Italia
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L’osservò anche Giorgio Amendola nella sua famosa Intervista sull’antifascismo: Emilio Lussu è stato l’unico esule antifascista italiano che durante la seconda guerra mondiale, riuscito a passare dalla Francia occupata all’Europa libera, tornò di proposito nella zona sotto l’occupazione tedesca per continuare la Resistenza. E’ soltanto uno degli episodi dell’avventurosa vita di Lussu nei quattordici anni del suo esilio politico, da quel 1929 in cui l’evasione dal confino di Lipari con Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti fu raccontata da tutta la stampa del mondo a vergogna della catena fascista a quell’agosto 1943 in cui, caduto il fascismo, tornò in Italia per riprendere la lotta nella Roma prigioniera dei tedeschi.
Questo Libro fu, nel 1976, il primo tentativo di definire una delle tante tessere di quel grande mosaico di eroismo, di azione politica e (anche) di utopie libertarie che fu la vita di Emilio Lussu: in particolare il tentativo di legare insieme un materiale come le notizie attinte dai documenti della polizia fascista, le informazioni giornalistiche sull’attività del fuoriuscito Lussu, le tracce biografiche che emergono dai suoi scritti pubblicistici e dai suoi grandi libri dell’esilio (Marcia su Roma e dintorni, Un anno sull’Altipiano), le memorie che lo stesso Lussu (e insieme con lui la compagna di tante lotte, Joyce Salvadori – che tutti, però, hanno poi conosciuto come Joyce Lussu) hanno lasciato di quel periodo. Sullo sfondo, l’attività di Giustizia e Libertà, certo uno dei più originali movimenti politici della storia italiana del Novecento, e la grande crisi europea del ventennio 1922 – 1945.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | Dall'evasione di Lipari al ritorno in Italia (1929 - 1943) 295 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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