Bonorva. La villa che visse due volte
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"Noi moderni consideriamo la chiesa esclusivamente come luogo di culto. Nel passato, invece, era anche un centro di vita sociale. Allora il sociale aveva inizio e fine nel religioso. Perciò la chiesa non era soltato luogo di preghiera, ma era il luogo dove su populu de sa ‘idda si riuniva per le decisioni comunitarie, dove si combinavano affari, si concordavano regolamenti e si stringevano alleanze. La chiesa era insomma la casa comune". Tore Marruncheddu traccia la storia di Bonorva per il periodo che va dal 28 settembre 1614, data della consacrazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria, di cui ricorre quest’anno il quarto centenario, per giungere agli anni Trenta del XIX secolo. Le vicende connesse agli edifici di culto si intrecciano strettamente con gli aspetti e i personaggi della vita del paese. Società, economia e storia di Bonorva sono fedelmente rispecchiate nei documenti compilati dalle autorità religiose, che l’autore, dopo una lunga ricerca d’archivio, ha posto alla base della sua opera.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | formato 17x24 224 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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