Flavia’s end
€17,00
DisponibileDescrizione
Si direbbe un luogo surreale, un porto senza moli e banchine, che dal ventre delle rocce fra le più antiche d’Europa si spalanca sulle profondità del mare. Ma Porto Flavia è un’opera ingegneristica unica al mondo, nata dalla geniale intuizione di Cesare Vecelli, chiamato dal Veneto negli anni Venti del 1900 per trovare una risposta alle difficili condizioni di vita dei minatori dei Sulcis-Iglesiente. Diventato direttore della società mineraria Vieille Montagne, l’ingegner Vecelli osservava ogni giorno il mare dalla sua casa panoramica di Nebida. Un mare pericoloso per i marinai e le bilancelle, i piccoli velieri che trasportavano i carichi di piombo e zinco dalla terraferma alle navi ancorate al largo. Ma a Vecelli non sfuggì un dettaglio importante: c’era un tratto di costa sempre riparato dall’alto faraglione del Pan di Zucchero. Così, tra il 1923 e il 1924, fece scavare due gallerie nel cuore della falesia di Masua, una per il carico dei minerali estratti in zona e l’altra per scaricarli direttamente nella stiva delle navi. Un progetto coraggioso, avveniristico, che costò fatica e impegno, tanto caro al suo ideatore che decise di dargli il nome della sua amata figlia, Flavia.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | Formato 12x21 |
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Tipo di legatura | Brossura con alette |
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