Asinara e La Maddalena
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Il presente volume riporta un’indagine sulle due aree protette dell’Asinara e La Maddalena. Esse hanno almeno un punto in comune: sono due parchi nazionali, secondo una classificazione del territorio che ne riconosce l’importanza e crea le condizioni istituzionali per sottrarli all’influenza degli interessi e delle pressioni dell’uomo, non sempre positive. L’attraente principio secondo il quale vi è un legame indissolubile tra un territorio e la comunità che vi abita, non sempre si accorda con la salvaguardia di beni ambientali che rientrano negli interessi di una comunità più vasta, se non universale. E, forse, questo, uno dei casi in cui il principio di sussidiarietà o, se si vuole, di autonomia, può non trovare giustificazioni convincenti. I due parchi hanno, per usare il linguaggio del marketing, un marchio abbastanza noto. Ma con una notorietà ancora poco legata all’esser parchi. L’Asinara è conosciuta perché, dopo aver ospitato un carcere di massima sicurezza ed esser stata quindi inaccessibile è, appunto, diventata Parco e quindi aperta ai visitatori. L’Arcipelago di La Maddalena è, invece, ben conosciuto nel mercato turistico: le sue spiagge, il museo di Garibaldi, l’agglomerato urbano, la sua vicinanza alla Costa Smeralda sono alcuni dei molti elementi di richiamo. La costruzione del progetto che emerge nella seconda parte del volume tiene conto, per entrambe le aree, delle aspettative del visitatore, senza dimenticare, tuttavia, che la conservazione è un valore che può essere indipendente dalla redditività economica e che tutti gli utilizzi devono essere vincolati dall’essere, e dal dover rimanere, appunto Parchi.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | Riflessioni per un turismo responsabile 144 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura - Illustrato |
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