Descrizione

In una Francia surreale, dove la pioggia non smette mai di inumidire le strade, Clovis si aggira con il suo collega Harold per i vicoli di una città senza nome e senza cuore. Il suo compito è quello di terminare gli anziani. Un’iniezione e via. Nei suoi occhi non c’è quasi più ombra di umanità, nei suoi gesti solo meccanicità. Un lavoro come un altro il suo. Con regole ferree e burocratiche. Lui è solo un ingranaggio di un mostruoso decadimento della società. Eppure, giorno dopo giorno, Clovis, cerca di non dimenticare del tutto che un giorno, anni prima, anche lui aveva un’anima. Dei desideri. Delle aspirazioni. Un romanzo sconcertante, scritto con abilità da uno degli autori che ha conquistato in poco tempo estimatori nella gauche francese. Sperimentale, ruvido, privo di falsi sentimentalismi. Un paradigma di ciò che l’essere umano può diventare. Una metafora attuale, di un mondo in disfacimento, senza obiettivi, privo di riferimenti. Per i cultori di 1984, Fahrenheit 451, per chi ha amato le ambientazioni di Blade Runner, il romanzo della Michel sarà un nuovo punto d’approdo.