Descrizione

"Ci si può chiedere come mai il giovane Antioco Zucca parte da questo invincibile sentimento dell’infinità dell’universo. Io azzarderei, volendone dare una prima spiegazione, a credere che l’ambiente favorevole Egli lo abbia trovato nella sua Isola, ove ha trascorso la sua prima giovinezza. L’infinito per il Nostro non era, come voleva Ardigò, qualcosa che bisognava dimostrare. Era per lui evidente che lo aveva intravisto negli ampi orizzonti della sua terra natale, nelle notti costellate di stelle che lo rimandavano senza limiti da una galassia all’altra, nelle cime del Gennargentu innevate e soffuse di un colore viola struggente, nelle aurore che da chiarore bianco diffuso si trasformavano ben presto in un’atmosfera prima rosa poi prepotentemente rossa." Prof. Diego Are