C’è di mezzo il mare
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I sardi si sono tenuti prudentemente lontani dai litorali fino a qualche decennio fa.Antiche diffidenze hanno contribuito a rinsaldare questo atteggiamento.Dal mare sono arrivati gli invasori e le malattie;le terre esposte senza tregua ai venti salmastri,difficilmente raggiungibili attraverso piste primitive,non erano neppure giudicate buone per la coltivazione e per il pascolo.Da una quarantina d’anni le coste sarde sono oggetto di ripetute aggressioni che ne hanno cambiato in profondità i caratteri:restano parti intatte,ma l’antica integrità è irrimediabilmente perduta.Nell’ultimo capitolo l’autore si sofferma sulle vicende legate alla recente approvazione del Piano paesaggistico:un’altra storia che vede le ragioni della tutela del territorio e l’interesse comune contro lo sperpero degli ambienti costieri
Informazioni aggiuntive
Informazioni | Le coste sarde,merci o beni comuni? 184 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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