Descrizione

Nove storie dove l’arte del raccontare si fa essa stessa protagonista della narrazione. Il sedersi attorno al fuoco ad ascoltare la voce evocatrice della propria madre, che con le sue parole crea, ripescando dal pozzo del ricordo e della leggenda, mondi magici per far sbarrare gli occhi ai propri figli. La madre è la porta d’accesso al piacevole sognare, il fulcro attraverso cui tutto si muove, la stella viva da cui giungono i raggi che fanno rilucere le cose in modo particolare, forse incredibile. La madre è quasi lo stesso fuoco, dove scaldarsi per sentirsi a casa. Alberto Secci in Dulcòe, questa sua raccolta di racconti che si legge in un battibaleno, tanto è curiosa e fresca, mette in mare nove piccole navi su cui il lettore è invitato a lasciarsi cullare. Negli altrettanti viaggi potrà gustare i densi profumi dell’Isola nostra, sfruttando un vento costante di parole sincere, come solo quelle di una madre possono essere.