Descrizione

E’ un Libro fotografico che presenta il lavoro di Dario Coletti nelle zone minerarie della Sardegna sud-occidentale: una cinquantina di fotografie di grande suggestione sia per l’originalità dei soggetti prescelti, sia per la forza del linguaggio espressivo. Le riprese sono state effettuate tra il 1993 e il 1998 in provincia di Cagliari: nell’Iglesiente, nel Sulcis, nel Guspinese, nel Fluminese e nei dintorni di Villacidro e documentano una realtà culturale che potrebbe perdersi assieme agli uomini che ancora oggi contribuiscono a crearla, come evidenzia nell’introduzione l’antropologo Giulio Angioni. Alla dimensione grandiosa degli impianti, degli sventramenti e delle discariche industriali fa riscontro quella più intima e raccolta del villaggio, del paese, della città mineraria, luoghi dove il minatore continua a vivere in un ambito comunitario spesso in piena sintonia con la tradizione. Così, se è vero che le durissime condizioni di lavoro gli impongono un abito mentale del tutto peculiare, avvezzo al buio, alla fatica e al rischio, è facile constatare come il legame con le viscere della montagna conduca a instaurare rapporti umani improntati alla solidarietà e alla dignità del lavoro, difesa anche con i mezzi estremi della protesta sociale. Attraverso le immagini Dario Coletti puntualizza sapientemente i nodi focali di una questione, quella mineraria appunto, che ha agitato e agita ancora oggi la realtà sociale della Sardegna.