Le lingue dei sardi. Una ricerca sociolinguistica
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A parte i (pochi) nostalgici di una improbabile età dell’oro della civiltà dei pastori e dei contadini, la maggioranza dei sardi ha di fatto accolto l’italiano come propria lingua. Il dato sulla trasmissione intergenerazionale delle lingue locali non potrebbe essere più eloquente e, per più versi, inquietante. Ma i sardi vorrebbero riappropriarsi delle proprie lingue, anche se con prudenza, senza mettere a rischio ciò che pensano di aver conquistato con fatica. Si invocano, perciò, interventi istituzionali a salvaguardia delle lingue locali, si chiede alla scuola – come al solito – di intervenire per dare qualche rudimento di sardo o di altra parlata locale agli scolari e agli studenti, ma fra coloro che chiedono che si faccia qualcosa per salvare la "lingua dell’identità" vi sono il 70% delle madri che hanno cresciuto i propri figli nella lingua italiana. Scarsa autoriflessività, si è detto. Col senno del poi.
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Informazioni | Formato 17x24 |
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Tipo di legatura | Brossura |
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