Descrizione

“Le pagine che seguono disegnano un rapporto sul mercato del lavoro in Sardegna che ha l’ambizione di essere il primo di una serie che auspichiamo lunga e che si propone l’obiettivo di mettere a disposizione degli operatori politici, sindacali, amministrativi, analisi ed elaborazioni che consentano una valutazione più documentata delle caratteristiche quali-quantitative del mercato del lavoro sardo e della loro evoluzione nel tempo. (…) Proprio perché è un primo rapporto è stato necessario (e quanto mai fruttuoso) guardare all’andamento temporale degli ultimi quindici anni, per cogliere i mutamenti strutturali che prefigurano cambiamenti nella struttura dell’occupazione, nella società e nell’economia sarda. (…) Il rapporto consegna alcune conclusioni che identificano anche terreni di ulteriori analisi e approfondimenti. Se mai in passato potevano esserci somiglianze, la Sardegna si distacca ormai nettamente dal Mezzogiorno, confermando quanto altre analisi hanno da tempo messo in evidenza. Nelle grandezze fondamentali la regione si avvicina sempre più al Centro Italia: per il tasso di occupazione che è più elevato del resto del Mezzogiorno, soprattutto per la componente femminile; per il settore primario che mantiene una importanza occupazionale e che, rispetto al Mezzogiorno, è meno caratterizzato da stagionalità e lavoro temporaneo e presenta una bassa occupazione femminile; per una caduta occupazionale dell’industria manifatturiera più marcata che nel Sud Italia; per un incremento dei posti di lavoro nel terziario che supera percentualmente anche l’incremento nazionale.”dall’Introduzione di Gianfranco Bottazzi