Descrizione
I versi di Pompeo Calvia rievocano il passato prossimo (o anche remoto?) di Sassari, ma che insieme si pongono come metafora di un mondo ben più vasto: scritti da un poeta non pretenzioso né autogratificato, ma di quelli veri, che pur quasi scherzando e punzecchiando richiamavano valori di ogni tempo.rnNonostante l´ambiente colto nel quale è nato e vissuto, la poesia di Pompeo è rimasta per sua scelta consapevole e deliberata, soprattutto ´plebea´, ´zappadorina´ quasi per vocazione inconsapevole, in adesione ad una specifica, popolana visione del mondo, a cominciare da quello sassarese: visto dal basso, dal limite inferiore della società, non trascurando per questo la possibilità di proseguire lungo una scala ascendente nella quale incontrare personaggi e avvenimenti situati più in alto. «L´atteggiamento fondamentale – scrive Manlio Brigaglia – è quello della simpatia umana, della compassione autentica, con solo quell´attimo di distacco dal quale nasce, nei momenti più felici, l´ironia più liberatoria e serena».rnAnche se non sempre Sassari riuscì a riconoscere a Pompeo il suo grande valore di poeta e di uomo, non si può dire che non fosse benvoluto dai sassaresi, compresi anche gli intellettuali suoi amici e ammiratori. Questo affetto e questa considerazione lasciarono tracce evidenti nella poesia di Pompeo Calvia. Ristampa anastatica. Presentazione di Franco Fresi
Informazioni aggiuntive
Informazioni | formato 14,5x21 XI, 175 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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