Scarpe rosse, tacchi a spillo
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Per il commissario Eupremio Carruezzo e l’ispettore Luciano Serra la storia ha chiuso una lunga e scettica esperienza nelle file della polizia segreta fascista. Il dopoguerra ha visto i due ex nel tentativo di rifarsi una vita, e la Roma di fine anni Cinquanta vede Serra avvocato un po’ scalcinato e Carruezzo fargli da “giovane” di studio, con inversione degli antichi ruoli. La routine di sfratti e liti condominiali s’interrompe quando l’avvocato Serra accetta la difesa della conterranea sarda Adelina Demontis, domestica presso il deputato pure isolano Attilio Zanda: Adelina è accusata di omicidio, sorpresa nell’appartamento dell’usuraio Pompeo Amicucci che giace col cranio fracassato. Pare tutto chiaro ma qualcosa non torna, e sui dubbi riemergono vecchie passioni investigative: con remore per Serra, con rinnovato zelo per Carruezzo. L’ambiente dei “cravattari” romani, gli strani coinquilini dell’usuraio, una rete di affari e poteri che sembra estendersi alla Sardegna mineraria, apre un ventaglio di pesanti domande intorno all’omicidio di via Vetulonia. L’indagine parallela della strana coppia d’investigatori è un viaggio nell’Italia postfascista da ricostruire, dove s’incontrano segrete nostalgie per il passato, poteri occulti della nuova Italia repubblicana, una società che cambia nel nuovo corso della storia.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | Foto di Daniela Zedda 240 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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