Sicut umbra
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Una poesia concreta, personale e universale, storica e metastorica, essenziale e apocalittica. Sulle orme di Dante essa lascia il segno della graffiante fustigazione del (mal costume) dei cristiani e dello stesso clero. La parola riprende tutta la sua forza del verbum e costringe lo stesso poeta a un corpo a corpo con la durezza del suo primigenio ufficio di "dire l’essere" e di rivelare il valore. Impresa ardua e coraggiosa in un mondo che della parola fa gioco e si fa gioco, riducendola a fatua, ambigua e controvertibile convenzione. Il poeta, convocato dalla parola, si fa tramite di una umanità non soggettiva, abitante di un discorso liberante, testimone della viva tensione della creatura oltre ogni catena. La poesia può così spingersi anche in regioni negate alla stessa filosofia, dove la ragione depone le sue armi e si abbandona alla scelta decisiva sulla quale improntare la propria avventura mondana.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | 152 pagine |
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Tipo di legatura | Brossura |
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