Stanis Dessy
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Col volume Stanis Dessy, un nuovo e importante titolo si aggiunge alla prestigiosa collana dedicata ai maestri sardi del Novecento. La vicenda di un altro protagonista della straordinaria stagione creativa che animò l’Isola nella prima metà del secolo scorso viene ricostruita ed esaminata con precisione scientifica. Le sue opere, analizzate nel dettaglio, vengono documentate da un ricchissimo corredo iconografico. Il volume è affidato a Giuliana Altea e Marco Magnani – già autori delle monografie Giuseppe Biasi, Eugenio Tavolara, Mauro Manca e dei due libri sulla pittura e scultura del Novecento – e costituisce l’opera definitiva su uno degli artisti più conosciuti e amati in Sardegna. Forte della riscoperta di numerosi lavori inediti, soprattutto del periodo iniziale, tra gli anni Venti e i Trenta, e dei risultati emersi da approfondite ricerche d’archivio, la monografia traccia di Dessy un ritratto a tutto tondo. Non si limita infatti ad analizzarne il percorso stilistico, gli sviluppi del linguaggio grafico e pittorico, ma ne disegna la personalità umana, lo situa efficacemente nel contesto sociale, storico e culturale del suo tempo e negli ambienti che lo hanno visto emergere ed affermarsi. Nato ad Arzana nel 1900, Stanis Dessy ha legami profondi con Cagliari, città della sua giovinezza, dove risiede per diversi anni e dove rientra dopo gli studi all’accademia romana; e con Sassari, patria d’elezione dove si stabilisce dal 1926 e della quale diverrà una delle figure culturali più influenti, fino alla morte nel 1986. È anche il rapporto con questi due ambienti a fare di lui un artista diverso dalla maggior parte dei suoi colleghi, meno interessato al folklore e più attento agli aspetti della vita borghese e cittadina. Cagliari – la Cagliari magnifica d’inizio secolo, nel cui porto ancora attraccavano i velieri, con Monte Urpinu accarezzato dalle luci rosa del tramonto, ma anche quella, più vicina a noi nel tempo, degli anni Sessanta, dalle vie affollate di automobili – non cessa di affascinarlo. Di Sassari raffigura non solo le vie del centro, viste dalla finestra del suo studio in Largo Cavallotti, ma anche le campagne e gli orti vicini, di cui conosce ogni viottolo, ogni cancelletto, ogni pianta. Non c’è angolo della periferia sassarese che Dessy non abbia percorso col suo taccuino e la sua matita, del quale non abbia saputo trasmetterci la poesia con un disegno, un acquarello, un’incisione. Sono opere che, oltre che per il loro valore artistico, attraggono oggi per la loro capacità di restituirci un mondo che in buona parte non esiste più.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | 240 pagine con 288 illustrazioni |
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Tipo di legatura | Rilegato - Illustrato |
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