Inserimento lavorativo e inclusione sociale sono due obiettivi che, nella logica di un aumento costante della domanda di sicurezza sociale proveniente dalle fasce più deboli della popolazione, devono considerarsi complementari, soprattutto nei casi in cui il primo è una modalità per realizzare la seconda. Il lavoro rappresenta senza dubbio uno dei più interessanti strumenti di inclusione sociale per evitare, in via prioritaria, che fenomeni temporanei e non nella vita delle persone, evolvano in rischi di marginalità sociale. Il volume, partendo dall’esperienza della Regione Autonoma della Sardegna, con un’analisi approfondita dei progetti messi in campo a cavallo tra la vecchia e la nuova programmazione dei fondi europei, rivolge il proprio sguardo ai profondi cambiamenti in atto in questo settore, sia a livello nazionale, con le nuove riforme volute dal governo e le numerose proposte avanzate in sede parlamentare, che a livello regionale. Il cambiamento è in atto ma affinché queste politiche abbiano successo è necessario mettere in campo buone pratiche supportate da investimenti chiari e coerenza nelle riforme. In questo senso, le politiche di Social Impact Investing vanno guardate con estremo interesse, perché da un lato rendono più efficace la spesa pubblica e, dall’altro, aumentano il senso di responsabilità di tutti gli attori che operano nel welfare. Il volume, curato da Raimondo Schiavone, con una introduzione di Romano Benini, contiene interventi di: Eugenio Annicchiarico, Giovanni Nicola Pes, Massimo Temussi, Luca Galassi, Fabrizio Floris, Annalena Loddoni, Stefano Pisano, Laura Casta, Gian Battista Usai, Andrea Faedda, Alessandro Aramu, Annalaura Muru, Anna Porcu, Maria Rosaria Seta, Annalisa Pinna, Margherita Melis, Elisa Amadori. |
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