Villaggi e popolazioni in Sardegna nei secoli XI-XX
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Carlo Livi sottolinea a più riprese i margini d’incertezza di numerose ubicazioni dei villaggi e il ruolo che l’archeologia medievale e postmedievale ha iniziato ad assumere in questo senso; l’Autore evidenzia anche l’importanza della cartografia storica e della raccolta delle fonti orali da Lui stesso condotta negli anni Cinquanta-Settanta del secolo scorso, quando la conoscenza della microtoponomastica delle campagne sarde da parte della popolazione residente era assai più dettagliata di quanto non lo sia oggi, a distanza di mezzo secolo da quei rilevamenti. Un tema di fondo di questo volume è anche lo studio dell’andamento demografico della popolazione sarda tra Medioevo ed Età Contemporanea, con una valutazione dell’attendibilità dei dati fiscali, che portano il Livi ad evidenziare i pericoli di una sottorappresentazione del numero degli abitanti dei centri demici. Carlo Livi solleva inoltre in modo netto un tema che a suo avviso costituisce un fraintendimento interpretativo di fondo sulla struttura delle campagne sarde di epoca giudicale, ovvero la tipologia dell’insediamento giudicale organizzato in tre livelli, la villa (il villaggio), la domo (l´azienda agricola) e la domestia (la casa sparsa), un tema sul quale egli approda ad una soluzione diversa da quella sostenuta dalla storiografia – anche recente – della Sardegna medievale.
Informazioni aggiuntive
Informazioni | formato 21x29,5 412 pagine |
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Tipo di legatura | Rilegato |
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